Capitale Umano e Benessere Sostenibile
7 Marzo 2025
La scorsa settimana si è tenuta un’importante tavola rotonda organizzata da CEOforLIFE e HRC International Group, in collaborazione con Workday e D&P. L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto tra leader e professionisti per ridefinire i modelli di leadership in chiave sostenibile e innovativa.
Al centro del dibattito, la consapevolezza che i luoghi di lavoro possono diventare veri motori di cambiamento, promuovendo stili di vita sani e attivi per il benessere dei collaboratori e delle comunità di riferimento. In un mondo sempre più orientato alla sostenibilità, il ruolo delle organizzazioni non si limita alla produttività, ma si estende alla cura della salute mentale e fisica delle persone.
Hanno aperto la discussione Fabrizio Rotondi e Giordano Fatali, sottolineando l’importanza di un impegno concreto nella costruzione di un futuro più sano e sostenibile. Sono intervenuti poi anche Vincenzo Nunziata, Presidente di Aeroporti di Roma, Danilo Cattaneo, CEO di Infocert e Vice Presidente di Assintel, Marco Elefanti, Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Stefano Pareglio, Chairman Deloitte Climate & Sustainability e Professore Ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Emilia Rio, Direttore Operativo della Fabbrica di San Pietro, Federica Alberti, Director di Wellness Foundation, Alessandro Camilleri, Direttore Centrale Personale e Organizzazione del Gruppo Hera, Gianfranco Chimirri, Chief People Officer di SACE, Andrea Laudadio, Responsabile TIM Academy & Development di TIM, Gianluca Postiglione, CEO di D&P, Janina Benedetta Landau di Class CNBC, Caterina Cenci e Guido Ciancio.
I relatori hanno condiviso esperienze e best practice per una leadership capace di coniugare innovazione, responsabilità e inclusione. Tra i temi trattati, l’adozione di tecnologie inclusive per superare i bias e creare ambienti di lavoro più equi, l’investimento nella diversity generazionale e nella longevity economy per ottenere vantaggi competitivi, e la promozione del benessere dei dipendenti come asset strategico per la produttività e la qualità della vita.
Diffondere la cultura del wellness non è solo un valore aggiunto, ma una necessità per costruire un futuro più sano e sostenibile. Le aziende che abbracciano questa visione dimostrano una leadership illuminata, in grado di generare impatti positivi sulla società e sulle persone.
Al centro del dibattito, la consapevolezza che i luoghi di lavoro possono diventare veri motori di cambiamento, promuovendo stili di vita sani e attivi per il benessere dei collaboratori e delle comunità di riferimento. In un mondo sempre più orientato alla sostenibilità, il ruolo delle organizzazioni non si limita alla produttività, ma si estende alla cura della salute mentale e fisica delle persone.
Hanno aperto la discussione Fabrizio Rotondi e Giordano Fatali, sottolineando l’importanza di un impegno concreto nella costruzione di un futuro più sano e sostenibile. Sono intervenuti poi anche Vincenzo Nunziata, Presidente di Aeroporti di Roma, Danilo Cattaneo, CEO di Infocert e Vice Presidente di Assintel, Marco Elefanti, Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Stefano Pareglio, Chairman Deloitte Climate & Sustainability e Professore Ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Emilia Rio, Direttore Operativo della Fabbrica di San Pietro, Federica Alberti, Director di Wellness Foundation, Alessandro Camilleri, Direttore Centrale Personale e Organizzazione del Gruppo Hera, Gianfranco Chimirri, Chief People Officer di SACE, Andrea Laudadio, Responsabile TIM Academy & Development di TIM, Gianluca Postiglione, CEO di D&P, Janina Benedetta Landau di Class CNBC, Caterina Cenci e Guido Ciancio.
I relatori hanno condiviso esperienze e best practice per una leadership capace di coniugare innovazione, responsabilità e inclusione. Tra i temi trattati, l’adozione di tecnologie inclusive per superare i bias e creare ambienti di lavoro più equi, l’investimento nella diversity generazionale e nella longevity economy per ottenere vantaggi competitivi, e la promozione del benessere dei dipendenti come asset strategico per la produttività e la qualità della vita.
Diffondere la cultura del wellness non è solo un valore aggiunto, ma una necessità per costruire un futuro più sano e sostenibile. Le aziende che abbracciano questa visione dimostrano una leadership illuminata, in grado di generare impatti positivi sulla società e sulle persone.
Grazie a momenti di confronto come questo, possiamo tracciare nuove strade per un ambiente di lavoro più inclusivo, sostenibile e attento al benessere di tutti!
