
Il benessere equo e sostenibile in Italia
11 Maggio 2023
ISTAT ha presentato, il 20 aprile 2023, il rapporto BES 2022 che fornisce come ogni anno un’analisi delle diverse dimensioni del benessere in Italia. Il BES (benessere equo e sostenibile) è un set di indicatori sviluppato dall’ISTAT e dal CNEL al fine di valutare il progresso di una società non solo dal punto di vista economico, sociale e ambientale. L’edizione del 2022 presenta un confronto con il periodo pre-pandemico, focalizzandosi sull’evoluzione e sulle disuguaglianze del benessere.
È importante considerare anche il BES oltre al PIL per valutare il benessere di un paese: i parametri sui quali valutare il progresso di una società non possono essere esclusivamente di carattere economico, ma devono tenere conto anche delle fondamentali dimensioni sociali e ambientali corredate da misure di diseguaglianza e sostenibilità.
Gli indicatori hanno mostrato un’evoluzione positiva negli anni precedenti la pandemia, con l’unica eccezione della percentuale di quanti avevano attribuito un voto di soddisfazione della propria vita tra 8 e 10; questa proporzione nel 2012, in concomitanza con l’accentuarsi degli effetti sociali ed economici della grande crisi, aveva subito un calo di 10 punti, non ancora recuperato del tutto nel 2019.
Tra il 2019, anno assunto come riferimento della situazione pre-Covid, e il 2021 la soddisfazione per la vita e gli indicatori sulle prospettive per il futuro si sono mantenuti sui livelli pre-pandemici, o addirittura sono migliorati.
Nel 2022 si raggiunge la percentuale più elevata finora registrata di persone che si ritengono molto soddisfatte della propria vita, e il valore tra i più bassi per le persone che assegnano un punteggio insufficiente. Quasi 9 persone su 10 dichiarano di essere molto (punteggio tra 8 e 10) o sufficientemente (punteggio 6 o 7) soddisfatte.
La soddisfazione per il tempo libero, che nel 2021 aveva subito un crollo dovuto al protrarsi delle misure di restrizione per contenere gli effetti negativi della pandemia, vede una ripresa nel 2022. In questo contesto di moderato miglioramento si invertono la tendenza di progressiva crescita della visione ottimistica del futuro e di decrescita del pessimismo, osservate dal 2012 al 2021. La percentuale di persone che ritengono che la propria situazione migliorerà nei prossimi 5 anni diminuisce nel 2022, con il decremento più ampio registrato in un solo anno, mentre aumenta per la prima volta la percentuale di persone che ritengono che le cose peggioreranno.
La condizione occupazionale, al pari delle buone condizioni di salute e del benessere economico, è associata agli indicatori di benessere soggettivo. C’è una grande differenza sulla visione del futuro tra persone attive lavorativamente e coloro che non lo sono. Il primo insieme manifesta prospettive di miglioramento per il futuro sempre al di sopra della media, mentre il secondo mostra percentuali più basse.
Tra gli occupati il 36,3% ritiene che la propria situazione migliorerà e l’8,6% ritiene che peggiorerà nei prossimi 5 anni. Anche per quanto riguarda la soddisfazione della vita, la percentuale di molto soddisfatti è più alta tra gli occupati (49,9%) rispetto alle persone in cerca di lavoro. All’opposto, quando si considera la soddisfazione per il tempo libero, la quota più bassa di molto o abbastanza soddisfatti si rileva proprio tra gli occupati (62,1%, rispetto alla media di 65,7%).
Fonte: BES 2022