Ambiente Alimentare e Obesità

15 Maggio 2024

Entro il 2035, 1,35 miliardi di persone in tutto il mondo convivranno con l’obesità (World Obesity Atlas 2024). L’obesità è una malattia cronica complessa definita da eccessivi depositi di grasso che possono compromettere la salute (WHO, World health Organization) e sta diventando un problema sempre più diffuso in tutto il mondo, che interessa tutti i continenti. Questa condizione è un fattore di rischio critico per le malattie croniche non trasmissibili (MCNT) ed è influenzata da un sistema complesso e sfaccettato di determinanti, tra cui l’ambiente alimentare. 

Purtroppo, oggi si sono diffuse delle idee sbagliate sul fatto che l’obesità sia una conseguenza delle scelte individuali, il che porta alla stigmatizzazione e alla discriminazione. Il concetto tradizionale secondo cui l’obesità è causata da una mancanza di responsabilità umana deve essere messo in discussione, in quanto non riesce a tenere conto dei numerosi elementi fisiologici, biochimici, genetici, sociali, culturali e ambientali che possono influenzare il rischio di obesità di qualcuno. 

Ad esempio, il mondo intorno a noi sta diventando sempre più obesogenico, cioè sta creando condizioni che incoraggiano l’obesità. 

Secondo una recente revisione sistematica e meta-analisi che esplora il legame tra l’ambiente alimentare e l’obesità, le aree vicine agli stabilimenti alimentari che vendono per lo più alimenti malsani e ultra-lavorati sono state associate a livelli più elevati di obesità, mentre la disponibilità di frutta e verdura e l’accessibilità ai supermercati che consentono un accesso più sano al cibo, sono state correlate a livelli più bassi di obesità. 

L’associazione tra gli ambienti di vendita al dettaglio e l’obesità varia anche in modo significativo in base alla misura geografica: i fast-food, spesso più vicini alle aree residenziali o lungo i percorsi da scuola o ufficio a casa, forniscono un comodo accesso a cibi trasformati ad alto contenuto calorico, che possono contribuire a tassi di obesità più elevati tra i residenti nelle vicinanze.
Ciò evidenzia il ruolo significativo dell’accessibilità dell’ambiente alimentare al dettaglio nell’influenzare i comportamenti alimentari e la prevalenza dell’obesità. 

L’accesso ai supermercati che offrono una varietà di prodotti sani è limitato anche dalle aree socioeconomiche più basse, che portano a contare su fast-food più vicini e spesso meno costosi, contribuendo a tassi di obesità più elevati in queste popolazioni. 

Per affrontare meglio questo problema, è importante comprendere l’ambiente alimentare “in-store”, che comprende il posizionamento dei prodotti, le strategie di promozione e la disposizione degli alimenti, che svolge un ruolo fondamentale nel plasmare le abitudini alimentari. 

Al fine di promuovere scelte più sane, i policymakers dovrebbero concentrarsi sulle dinamiche interne e promulgare leggi che mirino al posizionamento e alla promozione di prodotti alimentari all’interno dei negozi. Inoltre, posizionando con cura gli stabilimenti che promuovono la salute nei quartieri residenziali, gli urbanisti possono avere un impatto sui risultati sanitari, sostenendo al contempo l’idea di creare un “ambiente alimentare sano”. 

Fonti:

Food environment and obesity: a systematic review and meta-analysis | BMJ Nutrition, Prevention & Health 

The science of obesity (economist.com)

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